Dal Castello di Racconigi un segnale al Paese: “la tutela non è un muro, è un linguaggio” .

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Data:

mercoledì, 12 novembre 2025

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Descrizione

Nei scorsi giorni il Presidente della XVII Commissione Arte dell’Intergruppo parlamentare per lo Sviluppo del Sud, le Isole e le Aree Fragili, Stefano Colucci, ha visitato il Castello di Racconigi, sito UNESCO e riferimento nazionale per il dialogo tra patrimonio culturale e ambiente. Durante l’incontro — al quale hanno preso parte, tra gli altri, Pietro Quattriglia Venneri (coordinatore della Commissione Arte), Barbara Bonanni (Commissione Cinema), la consigliera regionale alla Cultura Federica Barbero, la direttrice del complesso Alessandra Giovannini e l’arch. Filippo Masino oltre al sindaco Valerio Oderda — è stato evidenziato come il cosiddetto “modello Racconigi” unisca arte, natura e responsabilità pubblica in un approccio di tutela inteso non come limite, bensì come linguaggio vivo capace di accompagnare l’evoluzione dei territori.

A seguito della visita, Stefano Colucci ha ribadito - in un articolo pubblicato sul sito www.centrosud24.com che «la tutela non è un muro, è un linguaggio»: i vincoli nati per difendere il patrimonio devono evolvere e diventare intelligenti, coerenti e misurabili, con verifiche periodiche e aggiornamenti basati su dati scientifici e sulle esigenze delle comunità. In particolare, per l’area del Castello—ricompresa nella rete Natura 2000 (SIC/ZSC)—Colucci richiama la necessità di usare gli strumenti europei già previsti per rivedere delimitazioni e parametri in modo condiviso e trasparente, rafforzando così la legittimità della protezione. Da qui la proposta di un tavolo permanente tra comune, Direzione del Castello, Regione Piemonte e i Ministeri competenti, affinché il vincolo diventi linguaggio comune e non confine, e Racconigi un caso pilota nazionale.

Su questa stessa linea si colloca la riflessione del sindaco Valerio Oderda: «Il messaggio che parte da Racconigi è semplice e concreto: la tutela funziona quando diventa collaborazione tra istituzioni, comunità e competenze tecniche. Dire che “la tutela non è un muro, è un linguaggio” significa lavorare con misure, dati e confronto, per trasmettere il patrimonio alle generazioni future senza congelare la vita dei luoghi. Come amministrazione comunale siamo pronti a dare vita, e contribuire con continuità, al tavolo di lavoro per consolidare qui un equilibrio virtuoso tra bellezza, natura e sviluppo»

Ultimo aggiornamento

Ultima modifica avvenuta il martedì 18 novembre 2025, 09:13

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